Esiti della selezione docenti MiC a.a. 2024-2025

Esiti della selezione docenti MiC a.a. 2024-2025

In riferimento ai decreti direttoriali n. 28 e n. 29 del 24 settembre 2024, si pubblicano gli esiti della selezione riservata prioritariamente al personale dell’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro e, in seconda istanza, al restante personale del Ministero della Cultura, per il conferimento di incarichi di docenza presso il Corso di Diploma di durata quinquennale in Restauro equiparato alla Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (LMR/02) e abilitante alla professione di Restauratore di Beni Culturali per il Percorso Formativo Professionalizzante (PFP) n. 5 nella sede della Scuola di Alta Formazione e Studio presso l’ICPAL. Anno Accademico 2024-2025.

 

Esiti della selezione docenti MiC a.a. 2024-2025

Proroga dei termini del concorso pubblico, per esami, per l’ammissione di cinque allievi al quindicesimo ciclo del corso quinquennale della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’ICPAL, anno accademico 2024-2025

In riferimento al concorso pubblico, per esami, per l’ammissione di cinque allievi al quindicesimo ciclo del corso quinquennale della Scuola di alta formazione e studio dell’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro di Roma, anno accademico 2024-2025, di cui al bando pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» n. 72 del 6 settembre 2024, si comunica la proroga dei termini di presentazione delle domande da parte degli aspiranti fino al giorno 20 ottobre 2024.

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BANDI DOCENTI A.A. 2024-2025 RISERVATI PERSONALE MIC

Per l’anno accademico 2024-2025 sono stati pubblicati due avvisi di selezione per il personale docente della SAF prioritariamente riservati al personale dell’ICPAL e del MIC (decreto 28 per le materie teoriche e decreto 29 per le discipline tecniche di restauro).

Scadenza di presentazione domande: 9 ottobre 2024.

Contatti: Segreteria didattica SAF

Download disponibili:

Decreto 28

 

Decreto 29

Recupero e studio di un codice musicale smembrato: il manoscritto San Gaudenzo III dell’Archivio di Stato di Rimini

Recupero e studio di un codice musicale smembrato: il manoscritto San Gaudenzo III dell’Archivio di Stato di Rimini

Il 21 giugno 2024 alle ore 11 presso l’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro, si terrà la Conferenza “Recupero e studio di un codice musicale smembrato: il ms. San Gaudenzo III dell’Archivio di Stato di Rimini”, sul restauro appena concluso del manoscritto San Gaudenzo vol. III, un registro di riscossione di canoni redatto dal 1398 al 1503 conservato presso l’Archivio di Stato di Rimini.

I motivi di interesse rivestiti dal manufatto toccano più ambiti: oltre alla sua intrinseca valenza storico-documentaria, l’opera rappresenta una preziosa testimonianza sulle pratiche di “riparazione”, molto diffuse in Europa e in Italia dal XVI al XVIII secolo, che consistevano in operazioni volte al ripristino delle caratteristiche funzionali dei libri mediante il riutilizzo di frammenti membranacei e talvolta cartacei – i cosiddetti disiecta membra – ricavati da manoscritti medievali e rinascimentali caduti in disuso o modificati nel tempo. Nel caso del volume in esame, alla luce degli studi condotti dal Musicologo Francesco Zimei (Università di Trento) sui frammenti membranacei impiegati per il suo consolidamento strutturale, è stato possibile identificare ampie sezioni del manoscritto di provenienza, un codice musicale in notazione mensurale databile tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo. La stratificazione, per lo più casuale, di tipologie testuali e grafiche diverse in un unico libro-contenitore investe anche ulteriori interessi trasversali – codicologico, paleografico, liturgico, musicale, storico e filologico – offrendo a specialisti di ambiti diversi un ampio ventaglio di prospettive di indagine e di itinerari di ricerca. Da un punto di vista conservativo, lo studio, l’osservazione diretta e la documentazione dell’intervento pregresso sul manoscritto in esame, offrono l’occasione per completare il quadro storico del bene culturale e per offrire un contributo importante all’evoluzione del restauro librario.

Nell’occasione verrà annunciato lo studio musicologico di prossima pubblicazione sul Codice musicale in questione, curato dallo stesso Prof. Zimei.

21 giugno 2024 | ore 11 | INGRESSO LIBERO SINO AD ESAURIMENTO POSTI
Sala Conferenze “Maria Clara Lilli Di Franco” dell’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro – Via Milano, 76 – 00184 Roma
Per info e prenotazioni: ic-pal.comunicazione@cultura.gov.it

Lectio Magistralis “Scienza, colore, percezione e materia”

Lectio Magistralis “Scienza, colore, percezione e materia”

Giovedì 6 giugno 2024 l’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro, in collaborazione con la Scuola di Alta Formazione e Studio (SAFS), presenta la Lectio Magistralis dell’Ing. Marcello Melis dal titolo “Scienza, colore, percezione e materia”.

La lezione si terrà, a partire dalle ore 11, presso la sala conferenze dell’ICPAL “Maria Clara Lilli Di Franco”, in via Milano 76 a Roma.

INFO – Ingresso libero fino a esaurimento posti.

SCIENZA, COLORE, PERCEZIONE E MATERIA
Il mondo, gli esseri viventi, gli umani, siamo tutti (anche) materia che interagisce con materia, e di questa materia abbiamo una percezione che si è evoluta in infinite diverse sfumature, spinta dalla selettività della pressione evoluzionistica cui ogni specie è sottoposta da sempre nella storia del mondo. Il nostro rapporto con la materia può essere molto diverso a seconda del contesto in cui la materia è oggetto del nostro interesse. Eppure a volte, anzi molto spesso, e sempre più spesso, abbiamo bisogno di una valutazione oggettiva della materia, non più solo percettiva, che sia indipendente dal contesto culturale.

Quando serve una valutazione obiettiva, fisica, un riconoscimento e distinzione di un certo materiale da un altro, la scienza ci viene incontro con strumenti che, soprattutto nell’ultimo secolo, hanno fatto grandi passi avanti nelle varie discipline. Uno straordinario elemento di accelerazione nella comprensione ed identificazione complessiva della materia è scaturito dai continui scambi di conoscenza tra le varie discipline scientifiche.

Il colore, sotto tutti i punti di vista lo si consideri, è sempre stato oggetto di straordinaria attenzione, interesse e fascino da parte dell’uomo, assumendo, in particolare nel campo dei Beni Culturali, un ruolo di primo piano. Questo breve seminario si muoverà su una scacchiera rigorosamente scientifica, collocando elementi come materia, percezione e misura nei corretti rapporti reciproci per avere una visione globale ed esaustiva di quanto ruota intorno al colore.

MARCELLO MELIS
Liceo Classico e Laurea in Ingegneria Elettronica.
Ha partecipato alla 9a missione Space Shuttle con la elaborazione digitale di segnali biometrici. Ha trascorso 3 anni in Digital Equipment Corporation come Software Specialist e successivamente 10 anni in Space Engineering come Project Manager e responsabile delle applicazioni di Remote Sensing, Elaborazione di Immagini, Artificial Intelligence e sistemi di pianificazione per Reti Mobili.
Dal 1999 in Lucent Technologies come Program Manager per progetti verso Vodafone come SummerCard. You&Me, Number Portability, televoto con SMS.
Docente presso Università La Sapienza, Facoltà di Ingegneria dal 2002 al 2008, nel 2009 Fonda Profilocolore che nel 2010 diventa Srl e da allora Amministratore Unico.
In Profilocolore guida lo sviluppo di algoritmi ed applicazioni rivolti alla colorimetria ed alla diagnostica tramite fotocamere digitali di fascia alta, rivolti al mondo dei Bani Culturali e successivamente al controllo qualità ed Imaging Spettrale nel mondo dell’industria in vari campi applicativi.
Membro del Research Forum 01 della CIE per la ricerca su Spectral Imaging. Ha pubblicato articoli internazionali sulle applicazioni diagnostiche in Cultural Heritage del sistema Hypercolorimetric Multispectral Imaging (HMI) ormai standard diagnostico presso importanti Musei (Vaticano, Egizio-TO e Louvre) e Laboratori di Diagnostica per Opere d’Arte.

Lectio Magistralis “Raffaello in Villa Farnesina: dai colori della prosperità al blu egizio”

Lectio Magistralis “Raffaello in Villa Farnesina: dai colori della prosperità al blu egizio”

Il 29 maggio 2024 l’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro, in collaborazione con la Scuola di Alta Formazione e Studio (SAFS), presenta la Lectio Magistralis del Prof. Antonio Sgamellotti dal titolo “Raffaello in Villa Farnesina: dai colori della prosperità al blu egizio”.

La lezione si terrà, a partire dalle ore 11.00, presso la sala conferenze dell’ICPAL “Maria Clara Lilli Di Franco”, in via Milano 76 a Roma. La partecipazione è valida ai fini del riconoscimento di un credito formativo per gli studenti della SAFS ICPAL.

INFO – Ingresso gratuito su prenotazione all’indirizzo ic-pal.comunicazione@cultura.gov.it. Prenotazioni entro le ore 12.00 del 28 maggio. Si prega di attendere conferma via email.

 

RAFFAELLO IN VILLA FARNESINA – DAI COLORI DELLA PROSPERITÀ AL BLU EGIZIO

Villa Farnesina, la dimora extraurbana di Agostino Chigi, progettata da Baldassarre Peruzzi e affrescata dai Maestri del Rinascimento, è una delle più alte espressioni artistiche di quel periodo.

La favola di Apuleio, dipinta nella Loggia di Amore e Psiche da Raffaello e dalla sua bottega, è contornata da festoni vegetali: le loro ricche tonalità, associate a frutti provenienti da tutti i continenti, rappresentano i colori della prosperità.  La ricchezza cromatica di questi frutti, molti dei quali non ancora conosciuti e mai dipinti prima, è rappresentata dall’uso di insoliti pigmenti e materiali, come rivelato dalle indagini non invasive.

Dagli studi dei materiali del Trionfo di Galatea, affresco autografo di Raffaello, emerge l’uso del blu egizio dopo secoli di oblio, una evidenza – del tutto inaspettata – che dimostra l’interesse del Maestro urbinate per l’Antichità.

Le indagini diagnostiche non invasive nei beni culturali non sono solo un necessario prologo nelle procedure di restauro, ma rappresentano un necessario mezzo ermeneutico per una nuova storia dell’arte, dove spesso i materiali utilizzati rivelano le intenzioni degli Artisti come tracce documentali.

Villa Farnesina è anche la protagonista di studi riguardanti l’impatto di polveri sottili e l’effetto di vibrazioni da traffico veicolare sugli affreschi delle logge e sul suo giardino. Queste indagini sono condotte in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

 

Antonio Sgamellotti – Professore Emerito di Chimica Inorganica dell’Università degli Studi di Perugia. Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei. Dottore Honoris Causa, UNSAM University, Buenos Aires. Co-fondatore e Presidente onorario del Centro di Eccellenza SMAArt “Scientific Methodologies applied to Archaeology and Art” e Co-fondatore del MObile LABoratory, MOLAB, per indagini non invasive in situ per oggetti d’arte. Fondatore e Direttore del CERIF – (CEntro linceo di RIcerca sui beni culturali Villa Farnesina). Autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche riguardanti chimica computazionale avanzata, proprietà elettroniche e strutturali di molecole e materiali inorganici, proprietà spettroscopiche, e caratterizzazione di manufatti archeologici e storico-artistici.