Nel pomeriggio di ieri, l’Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro ha avuto il piacere di ospitare il Rev. Dott. Wessa Anba Beshoy, incaricato dal capo della Chiesa Copta d’Egitto, Papa Tawadros II, di allestire un laboratorio per il restauro e la conservazione dei manoscritti antichi disseminati nei molti monasteri copti d’Egitto presso il complesso monastico di Wadi El Natrun, nell’antica Scete.

 

Il monaco, accolto dalla Direttrice dell’ICPAL, Aurora Raniolo, e dal Direttore generale Archivi del Ministero della cultura, Antonio Tarasco, ha potuto osservare da vicino le complesse tecniche di intervento messe a punto nei laboratori per il restauro di opere che rivestono grande importanza storica e culturale.

 

Il Rev. Dott. Wessa Anba Beshoy ha anche visionato alcuni tra i numerosi restauri eseguiti dai laboratori dell’ICPAL, la cui attività di restauro, formazione e ricerca nel campo dei manufatti archivistici e librari rappresenta una vera eccellenza.

 

Tra gli obiettivi della visita anche la volontà di rafforzare lo scambio di conoscenze tra le Istituzioni italiane e quelle religiose egiziane nel campo del restauro e della conservazione dei documenti antichi, settore nel quale l’ICPAL rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale.